“Andare in giro per Roma e Firenze e vedere quello che l’ultima generazione è riuscita a fare con le statue, fa trasudare sarcasmo da ogni poro. Queste opere che per secoli hanno esibito la loro innocente nudità, ora sono coperte da foglie di fico. Sì, proprio tutte.Ma la parte comica di tutto questo è che la foglia di fico viene limitata dal marmo, freddo e pallido, che sarebbe comunque freddo e privo di allusioni anche senza questo mistificatorio e pretenzioso simbolo di modestia; mentre certi dipinti ardenti, che ne avrebbero bisogno, non ne sono stati forniti.”
Il diario di viaggio di Mark Twain attraverso Milano, Torino, Venezia e Firenze, in cui, come sempre nei suoi scritti, riesce a cogliere con gusto e ironia i tratti più curiosi della vita del nostro Paese, e ad esprimere il suo punto di vista sugli italiani, le opere d’arte, il cibo.
Con uno scritto di Mario Praz