In un micromondo, in un futuro non troppo lontano, una società vive e produce secondo le regole di O.M.N.I.A. (Organizzazione Mondiale Nuova Idea di Associazione). Non c’è spazio per errori, per falle e per allontanarsi dalla strada prefissata. Crescere lontani dalla tecnologia e dalla bulimia dei social, che hanno ammalato l’essere umano per troppi anni, è l’obiettivo.
I giovani protagonisti sono i figli di questa nuova società, che si presenta con l’ambizioso progetto di costruire un mondo perfetto e puro. I bambini sono tutti dotati di un chip di controllo, inserito nelle terminazioni nervose, che monitora i loro spostamenti e i loro progressi, e individua le loro predisposizioni nei vari ambiti di cui ogni società si compone: informatici, medici, meccanici, letterari, ecc…
Lorenzo e Regina sono nati e cresciuti all’interno di questa struttura sociale, che impone una separazione dei due sessi fino al raggiungimento della maggiore età, momento in cui i ragazzi e le ragazze scopriranno il match che l’algoritmo ha assegnato loro, secondo parametri di somiglianza e complementarità indiscutibili e incontrovertibili. La coppia, così generata, potrà a sua volta contribuire nella maniera più produttiva possibile al ripopolamento perfetto di uno spazio territoriale martoriato e distrutto da una pestilenza che ha travolto l’umanità, spazzandone via tutti i pilastri.
Ma Lorenzo non è un ragazzo amante delle regole. Sa che qualcosa nel mondo in cui vive non torna, e grazie ai suoi compagni di stanza cercherà di togliersi il chip che lo tiene al guinzaglio per sentirsi finalmente libero. Incontrerà Regina sul suo cammino, e la scoperta, prematura secondo i canoni di O.M.N.I.A., del sesso opposto, e di elementi del passato finora ignorati e vietati dal sistema, spingerà i ragazzi a trovare soluzioni per scoprire di più di se stessi e per scappare da questa città-prigione.