A cura di Stefano Serri
Victor o I bambini al potere (rappresentato per la prima volta nel 1928 e pubblicato l’anno successivo) è l’esito più compiuto della drammaturgia surrealista, capace di innestare sugli stereotipi del vaudeville le provocazioni dada e oscure accensioni liriche. Victor è il primo bambino (anche se atipico) protagonista di un dramma, un Amleto anarcoide capace di far saltare per aria i valori della patria e della famiglia. Affiancato da una piccola alleata, Esther, e da un’inquietante apparizione, Ida la petomane, l’anti-eroe di Vitrac attua una vera e propria strage delle illusioni, pur rispettando le convenzioni del teatro borghese, rivelando al pubblico la verità del palcoscenico: boh!
Recensione sul Manifesto